Voglio ritornare a bruciarmi
Nell’entusiasmo
Di chi è stato dimenticato dagli angeli.
Interamente dedicato alla mia musa
Voglio ritornare a bruciarmi
Nell’entusiasmo
Di chi è stato dimenticato dagli angeli.
Chiuderò con una nota a mezzaria
Per la mezzanima mia impazzita che non porta il nome;
Nella ferocia autentica
Della massima quiete cinetica interrogante.
Hai teste di teschio sul collo
O sei solo affar di demoni.
Risplende in me il sole di tutte le cose
Verrò di nuovo nel mezzo dei mondi.
Sono servo
Del dolore.
Ricordo il ghiaccio
Ricordo i coltelli
Ricordo i cinque antiorgani e le propagazioni.
Sempre più promesse infrante
Ti alleneranno abituandoti all’accidia.
L’Uomo
Trova l’ultima morte prima della successiva.
Tenta ancora prima di svelarti
Ma non cercare sensi e nel frattempo
Godi nel pieno del tempo
Essere della forma
Che si guarda attraverso creandosi
La donna
Trova duplici sensi.
Hai tu cibo e tempo in abbondanza
Viziato da questo Stato di malaffari
Scopriti primate e abusa
Il terzissimo giorno.
Alziamo calici senza sangue
Perché la carne è stata bandita
L’universa ne è priva.
Assaporati attraverso l’ennesima piaga
Nel giubilare dei vermi.
Il fuoco ha parlato.
Tra non molto.
Grida dorate.
Labbra.
Suolo
Oṃ
Correndoci in contro
Ci raggiungeremo
Passandoci attraverso
Conoscendoci solo per quell’attimo
Senza che tu mi veda davvero.
Dolgo del fatto che
Non posso essere sicuro
Del contrario.
Loro mi hanno fregato il libro e il pc
Loro mi hanno educato male e scoraggiato sessualmente
Loro mi hanno sabotato economicamente
Loro mi hanno trattato in modo irrispettoso
Loro mi hanno fatto del male
Loro mi hanno sottovalutato e schernito
Loro mi hanno disonorato.
Io ho riscritto il libro
Io ho rieducato me stesso e imparato ad amare le donne
Io ho imparato cosa sono i soldi e che cosa rappresentano
Io ho costruito un indistruttibile senso di autostima assoluta
Io ho rigenerato me stesso
Io ho creato valore e l’ho dimostrato a tutti
Io ho trasformato me stesso.
Adesso mi devono un fottuto pc.
Abbonato all’
Abbandono
Non chiedo nient’altro che ciò che ho già.
Regalo il resto.
Conio neologismi
Già esistenti
Per mezzo dei quali esprimo
Retroattivamente
La logica a quattro del nuovo
Disordine Organizzato.
C’è solo un modo di dire a uno stronzo stronzo: stronzo.
Azzurro
Bianco
Una palma.
Libera
La particella
Prima
In pratica tu mi stai dicendo
Che la qualità non esiste
Che è tutto finto
Che tutti si stanno inventando tutto
E che tutti lo sanno perfettamente
Me compreso?
Non esattamente…
Rec
Il dolore infinito non esiste
Perché la fisica lo rimuove
Non cambia nulla
Non puoi capire
Quello molto vasto?
Andrà tutto bene.
Come ti mostri a me
Attraverso tutte
Ancora mi sbigottisce
Io non penso mai alle donne che non sono con me
Ma tu sei con me attraverso tutte le donne e in questo caso beh sì
Fai eccezione.
Mi manchi tanto.
Demistifico attraverso
Il distruttore potere
Che qui sfrutto
La pressione acida
Del tempo che cade
Del tempo che sprecate.
“Devi mangiare la merda.”
Scusate l’espressione colorita, ma ci tengo a dire qui che una cosa del genere non l’ho mai capita.
“Devi anche far finta che ti piaccia.”
Questo ancora meno.
Adesso mastico
Sterco
Mi puzza l’alito
Tutto il giorno
E quanto è grande la mia sorpresa
Quanto sento sia autentico e genuino e privo di cattiveria
Il mio desiderio di volervi consigliare
Di fare lo stesso.
Il poeta è solo un povero inutile pazzo
Validato solo dal denaro, dal successo dalla fama
Dalla morte
Tu credi di non essere un poeta
Credi che quello che fai sia brutto
E che quello che fa il poeta sia bello
Solo perché hai visto tutte quelle cose
E ne sei rimasto affascinato
La tua incapacità di ammettere che tu non hai mai capito la poesia
Che fondamentalmente non ti è mai interessata
È pari soltanto alla tua incapacità di ammettere umilmente questo fatto.
Non sai nemmeno cos’è una poesia
Pensi che si legga
O che sia bella
O che parli di te
O altro…
Tutte queste cose, lo dico consapevolmente, non sono vere. Tanto è difficile per te accettare le mie parole, quanto è lampante per me questo fatto.
Sei solo un povero stupido
Ma io ti ringrazio
Di avere scritto questa poesia.
Colori a olio
Sono di nuovo brutto
Sono di nuovo fiero
Di essere brutto
Sto esplorando la mia storia più scema
Sto esplorando la mia abilità di non essere interessante
Di quanto mi serva
Per sopravvivere.
Ti sto creando
Modificando
Con queste lettere
Messe in fila
Ogni posizione di ogni tuo dito
Ogni cosa alla quale hai ambito
Il profumo della tua sera
Rovina la tua innocenza
Un’ultima volta
E poi
Un’ultima ancora.
Dammi un segno.
Anche una lettera andrà bene.
Va bene così.
In fondo.
Realizziamo il mio desiderio
Più profondo.
E vano.
Grazie.
Ancora.