Nel gioco dei gelati, nel gioco dei gelati,
Tu stai vincendo o perdendo?
Nel gioco dei gelati?
Nel gioco dei gelati, io sono il gelataio.
Interamente dedicato alla mia musa
Nel gioco dei gelati, nel gioco dei gelati,
Tu stai vincendo o perdendo?
Nel gioco dei gelati?
Nel gioco dei gelati, io sono il gelataio.
Ti immagino che vai al supermercato
Sali le scale mobili
I tuoi occhi per sempre pieni di gioia e di speranza
Sorridono
Le tue labbra, un po’ sospettose, guardano in basso
Poi tutto il resto
La borsetta, il telefono.
Ti sembra tutto un po’ bizzarro, in questa vita bizzarra che tu siccome sei per sempre forte, ami e ami ancora.
E ci porti per mano attraverso le scale
A fare la spesa.
E di sera?
Vestita di gala
Un abito bianco
Sbocciata, una rosa sul fiume
Abbracci, il suono più bello.
—
I picture Thou, going at the mall
Take the escalator
Up
Thy eyes forever full of joy and hope
They smile
Around
Thy lips, suspicious, they look
Down
Then, everything else
Your handbag, your phone. A buzzing crowd.
It’s all a touch bizarre to Thou, in this bizarre life that Thou, for Thou art ever strong, Lovest and still Lovest.
And take us by the hand
Up through the stairs
For shopping.
And in the night?
Gala dressed
A white slip dress
Blooming, Thou pink bright river rose
Huggest, the brightest sound.
Raggiunta la giusta età
Il cuore ti viene strappato dal petto,
Squarciati i tuoi seni
Perché sei matura
E come il sangue di una fragola
Siamo pronti a morderne
Le rosse lacrime
Mentre batte
Nelle nostre bocche
Perché il tuo piacere spina venomosa ci porti alla pazzia, e ci uccida.
Così come vuole la nostra moneta.
—
The right age is reached
Torn from your chest, your Heart
Ripped off your breasts
For you are ripe
And like a strawberry’s blood and flesh
We are ready to bite
The red tears
As it beats
In our mouths
For your pleasure venomous thorn To drive us to madness, and kill us.
As our coin demands.
When we will stop trying to own males is a distant dilemma,
I hope to fix with poetry which is a delayed lemma
And cheap rhymes
Why wine maddens lovers
And Madden lovers whine.
Dovreste essere verde scuro cupo quando fa sera, e vedere la ronda delle urne nella notte secca.
Cogli che hai saputo potere
I poemi ci salvano dalla solitudine di essere masturbatori in universi altrimenti solitari.
Come una balena che viene risorta
In un innocente deserto di anime
La tua tristezza mi invoca
O dea alata e circense
Affinché nel mezzo dei miei banchetti
Che durano secoli
Guarderemo il suono ridendo
Lagrimando
Rimpiangendo il passato
Nudi.
Rilanciati ancora nella fiamma
Essere sfuggito all’essenza degli antichi immortali.
Come un abito sgualcito
Dimenticato per colpa del vino
Ogni mia macchia
Mi inebria
Perché mi tocca ciò che non osavi
Farti entrare in bocca.
Forza qui, di questo fare
Evocata da chissà
Quale qui di questo amore
D’ogni forma l’unica.
QUEL PORCO DI DYLAN.
PORCO TRA I DECENTI.
Questo è il momento in cui mi sento a terra. Anche tu mi hai abbandonato?
Tante persone si sentono sole, in questo momento, e io non so se sono uno di loro.
Purtroppo nella vita in tante cose faccio fatica a capirmi, con gli altri. Rimane sempre un buco di comunicazione, una specie di vuoto dell’anima. Prima sono piccole bollicine, poi si coagula e diventa l’orrore che tutti proviamo.
Adesso mi rendo conto di una cosa: non ha nessuna importanza. Anche se mi sento solo, va bene così. Se so che ogni tanto tutti lo sentono, se so che ogni tanto ti senti sola anche tu…
Questo diventa il mio modo di starti vicino.
“Se io ora ti vedessi ti direi “ti amo” e me ne andrei
Solo per vedere che fai”
Chi lo sa
Forse ululerei alla luna
“Se io ti lasciassi rispondere”
La mia bocca è più veloce delle tue gambe
Mi piacerebbe tanto che ogni tanto
Fosse veloce uguale.
Consisto nel creare con consistenza
Con te
Coesisto coercendoti coeso,
Corico sé, e so di Koan
Coatti.
Un fantastico fantasma nei ricordi suoi
A volte voglio solo volare libero, nel mare della vita, come un gabbiano forse, o come il vento.
Conciossiaccosachè quasicchefosse altresì meno
Sregolata all’imago del quale
L’io soprastante stetti
Ridente in ivi brutale.
Preconizzandone
Lago.
La tua bellezza immacolata, indistruttibile
Mi fa scrivere
Coraggiosa e timida e
Scarlatta
Come una rosa che sboccia di nascosto, lontana dalle altre
Ma fa commuovere tutti
Invece di odiarti
Creo qualcosa.
Ti dilanio
Ancor prima che tu
Intenda
Muovere il tempo.
All’apice dello scoccare della mia ennesima ultima freccia di forza,
È proprio all’apice che mi hai detto
“Voglio andare a scherzare con la Morte, come faccio sempre ormai. Mi accompagni?”
E io mi sento pieno di coraggio quando lo capisco
Che sono sempre stato un cazzo di pagliaccio.
“Aspetta un secondo. Prendo il fucile.”